Percorsi di psicoterapia

La psicoterapia cognitivo comportamentale è un percorso di trattamento dei disturbi psicologici che mira ad alleviare la sofferenza emotiva attraverso la modifica di schemi mentali e comportamenti controproducenti.

La terapia cognitivo comportamentale prevede incontri con frequenza settimanale per una durata che può variare da alcuni mesi fino a diversi anni in casi di disagio più complessi.

La psicoterapia cognitivo comportamentale si fonda sul presupposto che il soggetto sia parte attiva e partecipante al proprio percorso di psicoterapia. Per questo motivo, spesso vengono proposte esperienze da svolgere a casa tra una seduta e l’altra, con lo scopo di portare il “discorso terapeutico” nella vita quotidiana e di esplorare le modalità oggetto delle sessioni per come si iscrivono e si esprimono nella soggettività e nelle particolarità di vita della singola persona.

Le tipologie di intervento di psicoterapia che proponiamo al MeP sono basate sulla ricerca scientifica, sulle modalità con cui funzionano mente e corpo e sono state valutate efficaci con molteplici problematiche e disagi psicologici nell’ambito delle psicoterapie cognitivo comportamentali esperienziali di terza generazione e della visione cosiddetta integrative medicine.

Sono forme di psicoterapia attive. Non sono tra quelle terapia in cui noi parliamo a lungo dei tuoi problemi. Piuttosto, è una terapia in cui insieme impareremo nuove abilità per migliorare la tua qualità di vita.

Come è strutturato un percorso di
psicoterapia cognitivo comportamentale

Parte essenziale di queste terapie riguarda il fare esperienza di queste abilità durante le sedute e poi portare a casa l’esperienza e fare pratica tra una seduta e l’altra. Più pratichi e più saranno i benefici – e purtroppo viceversa.

Questo significa che, durante alcune sedute, ti verrà chiesto di portare attenzione a alcuni dei pensieri, emozioni, memorie e sensazioni dolorose in modo da utilizzare insieme e “dal vivo” le abilità che staremo imparando. Solo in questo modo si fisseranno maggiormente e saranno più disponibili al momento del bisogno. Per questo, alcune volte potranno presentarsi momenti difficili.

In ogni caso, anche in quelle occasioni lavoreremo insieme in modo collaborativo, non saremo mai insistenti né forzeremo cose che non sei intenzionato/a e disponibile a fare. È anche importante essere realisti: nessuna terapia funziona per chiunque. Perciò, nel caso in cui questi tipi di intervento non ti sembrino l’approccio giusto per te o non sei soddisfatto/a di come la terapia è impostata e come procede, ne possiamo parlare senza alcun problema e eventualmente riferirci ad altri colleghi che utilizzano approcci diversi.

Per iniziare un processo di cambiamento, sono necessarie alcune condizioni e intenzioni personali:

  1. Dai priorità alla tua salute e al tuo benessere
  2. Fai pratica
  3. La dedizione e la pazienza aiutano

Sii paziente con te stesso. Andando avanti a lavorare in terapia, ci saranno momenti in cui inevitabilmente sbaglierai, non riuscirai e ti dimenticherai le cose. Questo perché sei un essere umano, come noi, non un santo né un guru né un supereroe. Perciò ti preghiamo di concederti il permesso di essere umano. E di concederti tutto il tempo necessario per acquisire una buona padronanza delle tue nuove abilità.

Le forme di psicoterapia integrate nel
nostro lavoro clinico quotidiano

Di seguito sono descritte brevemente le pratiche di psicoterapia che integriamo nel nostro lavoro clinico quotidiano.

Mindfulness Based Interventions and Programs (MBIs o MBPs)

Sono programmi di intervento basati sulla pratica di consapevolezza (mindfulness meditation) sviluppati nell’ambito della medicina comportamentale e della medicina partecipativa a seguito del lavoro di Jon Kabat-Zinn professore presso la Medical School dell’Università del Massachusetts (U.S.A) e dai suoi collaboratori.

Acceptance and Commitment Therapy (ACT)

Si tratta di una innovativa forma di psicoterapia basata sull’evidenza scientifica, sviluppata nei primi anni 2000 da Steven Hayes e colleghi, con solide radici nella psicologia sperimentale. L’ACT ha come obiettivo quello di promuovere la flessibilità psicologica, un insieme di abilità di Accettazione e Cambiamento, tra i fattori predittivi più importanti della nostra salute e della nostra resilienza.

Compassion Focused Therapy (CFT)

La CFT è stata sviluppata dal Paul Gilbert (2005), professore di psicologia presso l’Università di Derby nel Regno Unito, da anni impegnato nella ricerca scientifica sul senso di colpa, sulla vergogna e sull’autocritica, elementi ritenuti elementi centrali di molti disturbi psicologici, dalla depressione alle problematiche relazionali.

Terapia informata alla Teoria Polivagale

Si tratta di un modello neurofisiologo sviluppato da Stephen Porges (2014). Si fonda sull’evoluzione biologica del nostro sistema nervoso. La teoria polivagale è un modello applicabile alla salute che si propone di spiegare i meccanismi neurofisiologici sottostanti all’interazione mente-corpo.

Quando il sistema nervoso autonomo è continuamente impegnato in attività difensive, come può accadere in situazioni traumatiche o di stress prolungato, viene infatti a mancare in modo cronico e potenzialmente dannoso per la nostra salute psico-fisica l’alternanza armonica tra carica e scarica dell’attivazione (simpatico e parasimpatico).

Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR)

Si tratta di un approccio terapeutico basato sull’evidenza e raccomandato dall’OMS per il trattamento del trauma e dello stress traumatico. Si tratta di una metodologia che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra-sinistra per trattare disturbi legate a esperienze traumatiche. Recenti dati di letteratura, sostengo che l’EMDR produce un importante abbassamento dell’intensità e della carica emozionale dei ricordi negativi.

Clinical EFT Tapping Techniques

Fin dal suo inizio nel 1995, Clinical EFT è stato un metodo manualizzato, che ha portato a un’applicazione uniforme nella ricerca, nella formazione e nella pratica clinica. Clinical EFT è un breve intervento che combina elementi di esposizione, terapia cognitivo comportamentale e stimolazione somatica di punti di agopressione sul viso e sul corpo. L’obiettivo principale che si pone la Clinical EFT è di favorire la regolazione e la elaborazione dello stress response che le persone sperimentano quando si trovano a incontrare emozioni e pensieri dolorosi e disturbanti.

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